Le resine industriali possono essere utilizzate in vari contesti, con questo articolo vedremo quali sono i vari tipi di resine industriali, quali sono le loro caratteristiche e a quali aziende sono adatte.
Le resine industriali hanno tutte delle caratteristiche in comune, che le rendono adatte ad essere utilizzate in numerosi settori industriali e dell'edilizia:
Esistono vari tipi di resine industriali, vediamo quali sono e che caratteristiche specifiche hanno.
Al giorno d’oggi, sono tantissime le aziende che optano per i pavimenti industriali in resina. Li inseriscono negli uffici, nei laboratori, negli ambienti operativi, nelle aree dedicate alla logistica e in quelle sottoposte al continuo transito di cose e persone. Queste pavimentazioni sono idonee persino per le zone predisposte all'uso di macchinari pesanti.
Da tutto questo si evince certamente una cosa: la resina è un materiale versatile e dotato di innumerevoli potenzialità. Oltre a questo, dobbiamo dire che il livello di personalizzazione su cui possiamo contare è a dir poco elevato. Se non fosse così, non potremo di certo inserire la resina in contesti così diversi tra loro… Non siete d’accordo?
È personalizzabile da un punto di vista estetico, ma anche dal lato delle funzionalità e delle specifiche tecniche.
Con questi presupposti, abbiamo deciso di entrare nel vivo dell’argomento e di analizzare attentamente le principali caratteristiche dei pavimenti industriali in resina.
Ne abbiamo parlato più volte, ma in questo articolo troverete tutte, ma proprio tutte, le ragioni per le quali molte aziende fanno questa scelta. Probabilmente, diventeranno ben presto anche i motivi per i quali deciderete di inserire questo materiale così versatile all'interno dei vostri ambienti.
Al momento, in base al contesto, nonché alle esigenze e preferenze di ogni cliente, possiamo puntare su differenti tipi di pavimentazioni, che possono rivelarsi idonei persino in ambito residenziale.
Al giorno d’oggi, si opta spesso per pavimenti in resina con malta resinosa e, soprattutto, per pavimenti in resina autolivellante.
Questi ultimi vengono realizzati con prodotti che presentano una consistenza in grado di promuovere l’auto-livellamento, senza la necessità di avvalersi di particolari solventi. In questa eventualità, si parla di una superfice di uno spessore di minimo 2 millimetri, costituita principalmente da resine epossidiche e/o resine poliuretaniche.
Il pavimento in resina a pellicola sottile è un’altra delle tipologie di pavimentazioni più utilizzate, e vanta uno spessore molto inferiore a quello del pavimento con resina autolivellante. In genere, si parla di misure che variano da 0,3 a 1 millimetro.
Si tratta proprio di pellicole, create sempre con resine poliuretaniche o epossidiche che vantano una bassa viscosità. I metodi di applicazione sono particolari e propongono la creazione di superfici molto adatte per l’ambito industriale, da sovrapporre direttamente agli esistenti supporti in calcestruzzo.
In ogni caso, i pavimenti industriali in resina possono essere realizzati in tempi brevi e spesso non prevedono specifiche lavorazioni per quanto riguarda il pavimento già esistente. Ogni tipologia propone superfici uniformi, sicure, esteticamente accattivanti, resistenti e facili da pulire.
Come anticipato, la tecnologia ci propone numerose varianti e tante soluzioni diversificate. Sempre con le resine epossidiche, ma anche resine acriliche o resine poliuretaniche unite a determinate cariche minerali, si possono realizzare delle malte utili per la realizzazione di eccellenti pavimentazioni in resina adatte ai più svariati impiegi civili e industriali.
Le malte resinose usate per questo scopo si presentano a loro volta in differenti tipologie:
Di solito, lo spessore di queste superfici è superiore a 1,5 millimetri. Quando si tratta di malte, non abbiamo a che fare con un composto autolivellante. Pertanto, in questo caso sono necessarie tempistiche di lavorazione più importanti e metodi di stesura molto simili a quelli usati per il calcestruzzo.
In generale, abbiamo a che fare con una soluzione in grado di garantire un’elevata resistenza meccanica. Questo vuol dire poter contare su un materiale perfetto per sopportare tutte le forti sollecitazioni che possono caratterizzare gli ambienti contenenti macchinari sempre all'opera, ma anche magazzini e garage.
Trattandosi di superfici uniformi e senza giunture, la facilità di pulizia è assicurata, così come gli elevati livelli di sicurezza e di igiene proposti. Si parla inoltre di resistenza agli urti, all'abrasione, all'usura e alla movimentazione di carichi pesanti; di una notevole resistenza chimica e di rapidità di applicazione. I pavimenti industriali in resina sono economici e versatili, e richiedono poca manutenzione.
Non dimentichiamo di sottolineare nuovamente le innumerevoli possibilità di personalizzazione, sia da un punto di vista estetico che per quanto riguarda le proprietà della superficie. In ogni caso, si tratta di tanti diversi tipi di pavimenti che si distinguono tra loro per via dello spessore, delle materie prime selezionate per la realizzazione e per i metodi di applicazione.
Tutte queste caratteristiche e peculiarità fanno sì che i pavimenti in resina vengano preferiti a quelli lasciati a nudo su calcestruzzo, che chiaramente non offrono le medesime funzionalità e specifiche tecniche. Tra l’altro, il calcestruzzo si rivela decisamente poco resistente rispetto al rivestimento in resina e non permette di contare su tutte le soluzioni che abbiamo visto finora.
In poche parole, la resina è adattabile alle più svariate esigenze ambientali, mentre lasciare il calcestruzzo non garantisce le medesime possibilità.
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